È stato un vero e proprio trionfo quello di Flora Duffy (BER), campionessa del mondo in carica, vera padrona della tappa di Amburgo di World Triathlon Series su distanza sprint: la portacolori della Bermuda centra il terzo successo stagionale dominando da autentica fuoriclasse la tappa tedesca del circuito mondiale e tagliando il traguardo in completa solitudine in 58:59. Completano il podio l'australiana Ashleigh Gentle, autrice di una prodigiosa rimonta dopo un nuoto difficile, e la tedesca Laura Lindemann, al primo podio in carriera in World Series. Buona la prova di Ilaria Zane (DDS) che chiude in 20^ posizione dopo aver disputato un buon segmento di nuoto che le ha consentito di entrare nel secondo gruppo in bici, giocandosi così tutte le proprie carte con una prestazione di corsa che ha messo in evidenza la grinta e la determinazione che hanno contraddistinto questa sua prima parte di stagione (terza in Etu Cup ad Altafulla, seconda al campionato del Mediterraneo, 11^ in World Cup a Madrid). Alessia Orla (DDS) chiude in 45^ piazza mentre Alice Betto (G.S. Fiamme Oro) ha abbandonato a metà della frazione di nuoto per problemi respiratori.
In campo maschile, capolavoro di Mario Mola (ESP) che domina la gara di Amburgo in 54:07 dopo essere stato molto attivo sulle due ruote ha letteralmente surclassato gli avversari nella frazione di corsa; sul podio Jacob Birtwhistle (AUS) e a Ryan Sissons (NZL), che sale per la prima volta in carriera sul podio della WTS. Matthias Steinwandter (C.S. Carabinieri), unico azzurro al via, chiude al 44° posto.
La gara femminile si apre nel segno di Routier (ESP) e Lopez (BRA) in testa sin dalle prime bracciate e risultate le più leste ad uscire dall'acqua: davanti ci sono anche Kasper e Spivey (USA) e Duffy (BER), mentre risulta attardata l'australiana Gentle, lenta anche nella fase di transizione. In buona posizione Ilaria Zane, 27^ dopo il nuoto ma a stretto contatto con le atlete del gruppo principale. Pur avendo compiuto un cambio non proprio perfetto, la Duffy si rende subito protagonista appena saltata in sella e, dopo un paio di chilometri, porta via un drappello di fuggitive nella parte più tecnica del tracciato. La bermudiana, seguita da Learmonth (GBR) e Kasper, dopo 6 km ha già un vantaggio di 20 secondi sul gruppo inseguitore composto da una ventina di unità di cui fa parte la migliore delle azzurre in gara. Passano i chilometri e il vantaggio delle fuggitive aumenta e l'azzurra della DDS continua a navigare nel gruppo inseguitore spezzato da una caduta che ha coinvolto Ide (JPN) e Beaugrand (FRA). Quando mancano 7 km al secondo cambio, la bermudiana decide che è meglio fare tutto da sola e stacca da ruota le due compagne di fuga. Nessuna tiene il ritmo della Duffy, che parte in solitaria di corsa inseguendo la terza vittoria stagionale dopo aver accumulato 35” su Kasper e Learmonth e 45” sul resto del gruppo (Zane inizia i 5 km conclusivi in 18^ posizione con 53” di ritardo dalla vetta). Mentre la campionessa del mondo in carica si invola verso il trionfo, dietro le carte di mescolano: una scatenata Gentle, autrice del miglior parziale di corsa, si piazza in seconda posizione mentre nella lotta per il terzo posto è la Lindemann ad avere la meglio in volata sulla Zaferes, che ritorna in testa alla classifica generale del circuito mondiale.
Le prime fasi della prova maschile mettono in evidenza le doti natatorie di Matthew Hauser (AUS) che esce da solo e inizia a pedalare con 14 secondi sul gruppone con tutti i big. All'inizio del secondo giro, Amburgo perde tre protagonisti: Alarza (ESP) e Le Corre (FRA) e Pevtsov (AZE) sono costretti al ritiro in seguito ad una caduta. In testa al gruppo il campione del mondo Mola (ESP) è piuttosto attivo così come Blummenfelt (NOR), Bishop (GBR), Birtwhistle (AUS) e Van Der Stel (NED). Davanti l'andatura è sostenuta e il gruppo dei migliori 40 si appresta ad arrivare compatto in zona cambio mentre l'unico azzurri in gara Matthias Steinwandter perde le ruote dei migliori. Appena inizia la frazione podistica, Mola decide di impostare il ritmo provando a compiere da subito una importante selezione: la fila indiana si allunga e sembra che soltanto Gomez (ESP) e Sissons (NZL) riescano a mantenere a tiro l'iridato. Mola però ha un passo insostenibile per chiunque e ad un miglio dalla fine ha già la vittoria in tasca mentre dietro, i due immediati inseguitori, devono contenere il rientro di Murray (RSA) e Birtwhistle per giocarsi il podio in uno sprint a due. Mentre davanti il campione del mondo si gode il trionfo e la passerella finale, è proprio l'australiano a piazzare la zampata vincente centrando il secondo posto davanti a Sissons; giù dal podio Gomez, quinto, superato anche dal francese Luis.
Domani la gara a squadre con i quartetti composti da due uomini e due donne che lotteranno per il titolo mondiale Mixed Relay, gara recentemente inserita anche nel programma olimpico di Tokyo 2020.
1 |
1987 |
BER |
5 |
00:59:00 |
00:09:25 |
00:00:41 |
00:31:57 |
00:00:27 |
00:16:32 |
||
2 |
1991 |
AUS |
3 |
00:59:31 |
00:09:51 |
00:00:42 |
00:32:28 |
00:00:24 |
00:16:10 |
||
3 |
1996 |
GER |
33 |
00:59:41 |
00:09:28 |
00:00:46 |
00:32:47 |
00:00:23 |
00:16:22 |
||
4 |
1989 |
USA |
2 |
00:59:42 |
00:09:27 |
00:00:46 |
00:32:52 |
00:00:24 |
00:16:17 |
||
5 |
1992 |
SUI |
21 |
00:59:49 |
00:09:34 |
00:00:40 |
00:32:46 |
00:00:21 |
00:16:33 |
||
6 |
1982 |
NZL |
4 |
00:59:52 |
00:09:46 |
00:00:40 |
00:32:35 |
00:00:22 |
00:16:33 |
||
7 |
1988 |
USA |
18 |
01:00:03 |
00:09:41 |
00:00:38 |
00:32:40 |
00:00:27 |
00:16:41 |
||
8 |
1990 |
AUS |
6 |
01:00:05 |
00:09:33 |
00:00:40 |
00:32:48 |
00:00:22 |
00:16:46 |
||
9 |
1991 |
USA |
1 |
01:00:05 |
00:09:17 |
00:00:38 |
00:32:50 |
00:00:21 |
00:17:03 |
||
10 |
1990 |
NED |
15 |
01:00:06 |
00:09:36 |
00:00:46 |
00:32:38 |
00:00:24 |
00:16:44 |
||
20 |
1992 |
ITA |
41 |
01:00:53 |
00:09:35 |
00:00:41 |
00:32:48 |
00:00:22 |
00:17:31 |
||
45 |
1992 |
ITA |
48 |
01:04:02 |
00:09:47 |
00:00:40 |
00:34:40 |
00:00:25 |
00:18:34 |
1 |
1990 |
ESP |
2 |
00:54:08 |
00:08:55 |
00:00:38 |
00:30:16 |
00:00:22 |
00:14:01 |
||
2 |
1995 |
AUS |
16 |
00:54:20 |
00:08:50 |
00:00:41 |
00:30:17 |
00:00:20 |
00:14:15 |
||
3 |
1988 |
NZL |
24 |
00:54:23 |
00:09:05 |
00:00:36 |
00:30:09 |
00:00:20 |
00:14:16 |
||
4 |
1989 |
FRA |
8 |
00:54:26 |
00:09:00 |
00:00:38 |
00:30:13 |
00:00:21 |
00:14:18 |
||
5 |
1983 |
ESP |
3 |
00:54:28 |
00:08:54 |
00:00:37 |
00:30:20 |
00:00:21 |
00:14:19 |
||
6 |
1994 |
FRA |
35 |
00:54:29 |
00:08:50 |
00:00:37 |
00:30:29 |
00:00:19 |
00:14:18 |
||
7 |
1989 |
RSA |
6 |
00:54:31 |
00:09:00 |
00:00:40 |
00:30:12 |
00:00:25 |
00:14:17 |
||
8 |
1996 |
FRA |
31 |
00:54:36 |
00:08:56 |
00:00:36 |
00:30:18 |
00:00:21 |
00:14:29 |
||
9 |
1994 |
NOR |
7 |
00:54:39 |
00:08:54 |
00:00:38 |
00:30:16 |
00:00:20 |
00:14:35 |
||
10 |
1987 |
POR |
18 |
00:54:45 |
00:09:00 |
00:00:37 |
00:30:17 |
00:00:22 |
00:14:32 |
||
44 |
1993 |
ITA |
55 |
00:56:56 |
00:09:02 |
00:00:43 |
00:31:10 |
00:00:22 |
00:15:42 |
Presentazione: http://bit.ly/2treGLe